CHI HA MAI MANGIATO IL GADUS MORHUA??????

Non affrettatevi a dire no,oppure non lo conosciamo,perche' sono certa che non e' cosi'.Dietro a questo nome cosi' complicato si nasconde il comunissimo MERLUZZO.E' possibile che non l'abbiate mai visto vivo,e forse neppure intero.Ecco come si presenta,e' verdastro ,con macchiette gialle sul dorso e una linea laterale bianca lungo tutto il corpo.Il ventre e' bruno,pesa circa 50kg ed e' lungo circa 150cm.Finche' sta' in acqua si chiama merluzzo,quando viene pescato cambiano due cose:lo stato esistenziale(da vivo a morto)e il suo nome,a secondo di come viene "trattato".Se viene subito pulito,messo in un barile e coperto di sale,e' chiamato BACCALA',dalla parola fiamminga"kabeljaw"che vuol dire bastone di pesce.Il sale ha la funzione di tirare l'acqua dalle sue cellule,allo scopo di poterlo conservare piu' a lungo.Il baccala' quindi e' il merluzzo pulito,deliscato,salato e imbarilato.Invece,se il merluzzo al momento della pesca,viene fatto essiccare all'aria fredda,diventa STOCCAFISSO:da stok,legno,e fish, pesce.Il territorio piu' ricco di merluzzi e' il cosidetto"Grand Bank,situato nell'oceano Atlantico settentrionale,al largo delle coste del Labrador e di Terranova.

A Napoli il Baccala' e' di casa.Di insegne che recitano"Baccalari"e' tuttora piena la citta':i campani sono forti consumatori di baccala' in Italia.
La storia dell'amore tra Napoli e il Baccala' risale almeno al 1500.A quel tempo la Chiesa della controriforma imponeva di "mangiar magro"alcuni giorni dell'anno.Il pesce locale non bastava  e quindi si penso' di usare il baccala'.In quei tempi costava poco e lo si poteva mantenere per parecchi giorni.Oggi e' diventato pregiato e il suo costo e' abbastanza notevole.A Napoli e' tradizione mangiarlo alla Vigilia di Natale e il giorno dei morti,ma si fa mangiare volentieri anche tutto l'anno.
A casa mia e' un piatto che adoriamo tutti e non potevo non proporvi il mio modo di cucinare il Baccala'.

Ho tagliato a tocchetti il baccala',creando dei veri e propri bocconcini di pesce.

Ho preparato una pastella con farina,acqua,sale ed ho aggiunto anche un po' di birra.

Ho preparato una padella bassa con olio abbondante e bollente:ho passato il baccala'nella pastella e poi adagiato nell'olio....si sente immediatamente un odore speciale,che si avverte da giu' al portone e sale fino ai piani alti....

Dorato,croccante,profumato....ha un cuore morbido e si mangia in un baleno...abitualmente va accompagnato da scarola bianca condita con tutto cio' che si ha in casa....carotine,peperoncino sottolio,olive nere ,radicchio e cosi'via

Il piatto e' pronto!!!!!!

Tutti a tavola!!!!!Ahhh!!!attenzione alle spine!!!!!!

Un piatto molto semplice che a Napoli e' indice di festa....tutti i napoletani mangiano il baccala'fritto e' quasi un rito,una tradizione che non ha eta',lo faceva mia nonna,lo fa mia mamma e lo preparo io....
Dedico questo piatto all'amico"Babba' dolce Babba'!!!!Un napoletano doc...per tanti motivi...per la sua solarieta',per la schiettezza,per il suo dialetto colorito,per le sue ricette partenopee...,Per l'amore verso il cibo sano,per la passione che investe ai fornelli e..... e pure perche'e' tifoso Napoletano!!!!!
Buona cucina a tutti voi e buona vita!!!