mercoledì 16 gennaio 2013

Tris....di pasta fresca..Gennaro Quaranta:Maccheronata

La produzione della pasta risale alla fine del XVI quando comparirono i primi pastifici a conduzione familiare. Fino al XVII secolo era un alimento poco diffuso ma, a seguito della CARESTIA che colpì il Regno di Napoli divenne un alimento fondamentale grazie alle sue qualità nutritive e per l'invenzione che consentiva di produrre pasta, detta" oro bianco" a basso costo pressando l'impasto attraverso le trafile. I terreni ideali per consentire la produzione furono Gragnano e Napoli grazie ai loro microclima composti da 
vento , sole e giusta umidita'. Proprio gli abitanti del
Regno di Napoli furono i primi a dare delle svolte importanti alla produzione di pasta, e nel 1861 all'apice della produzione della pasta c'erano gli stabilimenti di Gragnano. I gragnanesi, in quel periodo, furono i maggiori importatori di pasta nel mondo in particolare nella vendita de iMccheroni. Grazie alla sua leggendaria tradizione, Gragnano divenne la patria della pasta celebrata da scrittori, storici e poeti. Uno dei tanti artisti che celebrarono le doti e le qualità degustative della pasta di Gragnano fu il poeta Gennaro Quaranta il quale compose Maccheronata una poesia in risposta al pessimismo del poeta recanatese Giacomo leopardi. La poesia integrale diceva così:

« E tu fosti infelice e malaticcio, o sublime Cantor di Recanati,
che bestemmiando la Natura e i Fati, frugavi dentro te con raccapriccio.
Oh mai non rise quel tuo labbro arsiccio, né gli occhi tuoi lucenti ed incavati,
perché... non adoravi i maltagliati, le frittatine all'uovo ed il pasticcio!
Ma se tu avessi amato i Maccheroni più de' libri, che fanno l'umor negro,
non avresti patito aspri malanni... E vivendo tra i pingui bontemponi
giunto saresti, rubicondo e allegro, forse fino ai novanta od ai cent'anni... »


E da buona Napoletana,sulla mia tavola non puo' mancare la pasta fatta in casa...Amo la pasta perche' credo che sia il Cibo per antonomasia,sazia,da piacere,mette buon'umore,e' un piatto completo a livello nutrizionale,riscalda i freddi inverni,ristora le calde estate....fritta,al forno,timballo,farcita,lunga corta,all'uovo,integrale,gialla,rossa,verde....E' sempre gradita....Per anni e' stata musa ispiratrice di parecchi poeti,tranne forse per Giacomo Leopardi,si dice che pur vivendo a Napoli non l'abbia mai assaggiata:il Leopardi non amava gli intellettuali napoletani e neanche la gente.Non sopportvava la poetica napoletana,perche' era troppo romantica e spesso marcata da un gran senso cattolico ;la gente perche' ignoravano il sentimento delle tristezza e del pessimismo....in parole povere per lui erano troppo allegri!!!!!!!
Ammetto che (per motivi di dieta)io personalmente non la mangio tutti i giorni,ma la Domenica,proprio non me la lascio scappare e allora pasta....ovviamente fresca!!!!!
Le mie bambine si divertono tanto ,amano usare la farina al di sopra di tutto,infatti non usano mai utensili,ma direttamente le mani...Vi scrivo una ricetta semplicissima da fare,e' una pasta all'uovo fresca:
500g di farina rimacinata
4 uova intere
20g di sale
un po' di acqua tiepida
1 cucchiaio abbondante di olio di oliva
Unire tutti gli ingredienti,formando un panetto omogeneo e compatto.Io uso la mcchina della pasta fresca per fare le sfoglie,ma si possono fare benissimo pure con un mattarello,la pasta' si stende subito....
Mi mancano un po' di foto,quindi postero' gia' la pasta fatta,pronta per essere essiccata....Metto ad asciugare la pasta su un a mazza di legno....difronte al Vesuvio,a sinistra il golfo di Castellammare e a Destra i monti lattari....nella foto non si vede nulla ma credetemi e' cosi'....la posizione geografica e' importante per l'essiccaura di una pasta....        
Eccole qua le tagliatelle....notate che bel colore,sembrano tanti raggi di sole...

Per me non e' domenica ,se non preparavo pure la pasta farcita....ed ecco i miei ravioloni con ricotta,pecorino e noce moscata.La sfoglia e' la stessa della tagliatella solo tirata di piu'.

Ogni pasta per diventare Signora pasta,ha bisogno di un vestito,di un qualcosa che la avvolga e la renda importante....semplicemente saporita!Quindi ,visto per il periodo ho pensato di adattare alle mie taglaitelle,un ragu',bianco ,di funghi porcini...Ho soffritto leggermente un cipollotto,con olio,ho aggiunto i funghi e ho lasciato cuocere a fuoco basso.Ho bagnato il tutto con vino bianco secco e ho lasciato evaporare...Alla fine ho aggiunto due cucchiai di panna e prezzemolo.

Nel piatto della Mia Domenica ci deve stare anche del rosso...ed ecco un sughetto,semplice e veloce...da poter condire sia parte delle tagliatelle che i miei ravioloni....

Ed ecco il mio tris:ravioloni con pomodoro,spolverizzati con formaggio pecorino fresco,taglaitelle con il pomodoro,accompagnati da una ciliegina bufalina e le tagliatelle ai funghi porcini.....Buon appetito....ops...il tutto annaffiato dal Gragnano....buone bollicine a tutti!!!!!!!

1 commento:

  1. E' vermicielle allattante 'o aglie e' uoglie la t'allicche pur'e' ddete,
    ma si 'o verme po' te piglie a tirantula fernisce.
    'O rrau' e n'ata cosa la ce pierde na juornata po' t'assiette e' guode lla'.
    Ma' si 'a vongola nce' strase la' succere 'o finimondo, 'e se' mmesca
    sole e' mmare vermicielle 'e pummarola .

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