lunedì 3 marzo 2014

Io e Luca...Caprese al cioccolato di Montersino e....Zizzona di Battipaglia.

Io e Luca...magari!!!!A chi non piacerebbe avere un maestro a propria disposizione...ma ho rimediato,ho acceso il mio pc,l'ho messo sul mio piano di lavoro ed insieme passo,passo abbiamo fatto il dolce...
Ho deciso di fare la caprese al cioccolato perche' sono stata invitata per la prima volta a cena a casa di mio fratello da quando si e' sposato ed abbaimo passato una splendida serata.Il dolce e' riuscito alla perfezione!!!!!
Ecco gli ingredienti:
450g di farina di mandorla
300g di burro
60g di cacao amaro
225g di zuchero a velo
240g di uova intere
40g di tuorli
60g di albumi
75g di zucchero semolato
lamelle di mandorla
Per prima cosa metette ad ammorbidire il burro in modo da rendere il burro effetto"pomata".
A questo punto mi aiutero' con le immagini:
La prima immagine non poteva che essere quella del maestro!!!!
Parte degli ingredienti...

Mettete il burro morbido nella planetaria

Aggiungete zucchero a velo e iniziate a montere il tutto.Deve montare perbene e per un bel po' perche' dipende dalla montata la riuscita del dolce.

Dopo aver pesato le uova...

Battetele e...

Aggiungetele delicatamente al composto senza far smontare la montata di burro.Versate una piccola quantita' per volta,finche' la montata non assorbi tutto l'uovo.

questo e'il risultato finale.

Pesate la farina di mandorla

Aggiungetela al composto e' iniziate a montare dal basso verso l'alto molto energicamente,perche' la montata di burro non smonta facilmente.

Aggiungete il cacao setacciato

e rimescolate il tutto

Pesate gli albumi e lo zucchero semolato


Montate il tutto fino a diventare una meringa

Nel frattempo imburrate il  recipinte di cottura del dolce e...  

Agginugete le mandorle sul fondo

Aggiungete la meringa al composto molto delicatamente

Livellate il tutto e...infornate

Il forno va impostato a 180 gradi e fate cuocere il dolce per 30\40 minuti

Eccola qua...le mandorle tostate...il profumo che emana e' sorprendente!!!!  

Aggiungete zucchero a velo!!!

E gustatela tutta!E' un dolce che ha un cuore morbido e profumato...

E'stata apprezzata tanto e questo ha ripagato tutta la mia fatica!!!

Ecco il cuore del dolce....
 
 Ed ora....be'a dire  il vero c'e' ancora un'altra cosa:
Vi presento....La Zizzona Di Battipaglia!!!!
'
Che cos'e'!!!!E' una mozzarella di bufala campana,tipicamente di Battipaglia a forma di seno di Donna....A parte per la grande scenografia servendola a tavola,ha un gusto,che non riesco a descriverlo,solo chi l'ha assaggiata sa di cosa sto' parlando....






E' circa due chili e quando si taglia fuoriesce una cascata di latte,ovviamente sinonimo di qualita'!!!!E' questo e' stata parte del nostro antipasto...
 


Ora vi lascio a una Leggenda sul Paese di Battipaglia!!!!!




 Un'antica leggenda narra della ninfa etrusca Baptì-Palìa, regnante nelle paludi della pianura di Battipaglia che si estendevano fin verso il mare.  Ella custodiva gelosamente il segreto della Mozzata di Bufala (l’antica denominazione della Mozzarella di Bufala), cibo prelibato riservato esclusiv amente agli Dei.
All’alba di ogni giorno, la ninfa si dedicava alla mungitura delle Bufale che pascolavano allo stato selvatico nelle paludi e, dopo un complesso e misterioso procedimento, si accingeva alla “filatura” della cagliata. E dal morbido impasto perlaceo ne “mozzava” dei pezzi di forma sferica, per ottenerne la preziosa Mozzata. Alla fine, dopo averla preparata con cura e riposta in canestri  di vimini,  adornandola con ramoscelli di mirto ed altre erbe aromatiche per esaltarne il sapore, ella si recava alla dimora degli Dei per offrirla alla loro mensa.
Il Fato volle che un giorno la ninfa Baptì-Palìa si imbattesse in un giovane pastore di nome Tusciano, il quale giaceva dolcemente addormentato sulla riva del fiume. Presa dalla rara bellezza di Tusciano, ella se ne invaghì e, dopo averlo svegliato con delicate carezze, gli dichiarò il proprio amore e, come pegno di esso, gli svelò il segreto della Mozzata di Bufala. Il giovine, ingenuamente e per farsene vanto, rivelò tale segreto alla gente delle vicine contrade. Gli Dei, adirati per il fatto che i mortali fossero venuti in possesso del segreto della Mozzata di Bufala, punirono la ninfa ed il suo innamorato, condannandoli a girovagare per le paludi, senza mai potersi incontrare.
Qualcuno giura che per secoli, nelle notti di luna, nei pressi di queste antiche paludi, si udissero ancora le voci lontane dei due innamorati che si chiamavano l’un l’altro, cercando invano di raggiungersi.
Oggi, per fortuna, i due amanti possono dirsi ricongiunti, poiché la ninfa Baptì-Palìa è divenuta l’operosa cittadina di Battipaglia, la quale stringe in un eterno abbraccio il suo Tusciano, trasformatosi nel fiume che la attraversa. E Battipaglia è ritornata, come ai tempi antichi, a svegliarsi all’alba per la mungitura delle Bufale sparse per la pianura, e col loro latte fa rivivere, attraverso i suoi artigiani, esperti «casari»,  il rito quotidiano dell' Antica Mozzata di Bufala (inf.prese da google). 

4 commenti:

  1. Cara Raffaella, vedendo tutte queste foto e leggere la buona ricetta, mi è venuto l'acquarella in bocca e pensavo solo ad un pezzo di torta fra le mani.
    Ciao e buona serata cara amica sempre sorridendo.
    Tomaso

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  2. La torta è golosisisma, davvero perfetta e la mozzarella è troppo buona!

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  3. la caprese bianca ancora non l'avevamo provata e per la mozzarella sappiamo bene di cosa parli!

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  4. Ho sentito un profumino che mi ha portata fin qui....è avanzata una fettina di questo goloso dolcetto???? Un bacino stefy

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