Ci sono molte storie sulla nascita di questa bizzarra ricorrenza, tuttavia l’ipotesi più convicente pare sia quella che l’idea di accostare gli scherzi a questa data abbia preso corda durante il regno di Carlo IX di Francia. Verso la metà del XVI secolo, in tutta la Francia le celebrazioni del nuovo anno cominciavano il 25 marzo e finivano una settimana dopo, il 1 aprile appunto. Nel 1564, attraverso il decreto di Roussillon, il re decretò l’adozione del calendario gregoriano facendo diventare così il primo giorno dell’anno il 1 gennaio. La leggenda vuole che molti francesi o contrari a questo cambiamento o che semplicemente se ne dimenticarano, continuarono a scambiarsi regali, festeggiando durante la settimana che terminava con il 1 aprile. Dei burloni però decisero di ridicolizzarli, consegnando regali assurdi, organizzando feste inesistenti, facendo nascere così la tradizione di fare scherzi il primo giorno di aprile.
Il nome “Pesce d’aprile“, che si rivolge alla vittima degli scherzi, deriva dallo zodiaco: qualsiasi evento accaduto in quella data era relazionato con il fatto che il Sole lasciava la costellazione dei Pesci. Da qui l’usanza di “festeggiare in modo insolito” il primo aprile si è diffusa in tutto il mondo, assumendo connotazioni particolari nei vari paesi. Ad esempio, come in parte già vi abbiamo raccontato, i nostri cugini francesi utlizzano simbolicamente l’immagine del sole, nel suo passaggio dal segno dei Pesci a quello dell’Ariete.(inf.prese da google).
Ciao e buon Primo Aprile!!!!!!
Stamattina riflettendo un po' ,mi sono posta una domanda:
Ma quanto puo' emozionare un piatto?????
In questi giorni ho preparato un piatto semplicissimo che sempre cucinava mia nonna....Man mano che cuoceva,gli odori per la casa,quasi per magia,mi hanno portato indietro nel tempo,quello stesso sapore,quasi mi sembrava di rivedere mia nonna e in cuor mio ho provato una forte emozione,mi sembrava risentire mia nonna che mi cantesse "la bella lavanderina".Oltre al valore nutrizionale un piatto secondo me e' soprattutto E-M-O-Z-I-O-N-A-L-E!!!!!!Ti puo' far sentire bene,ti puo' dare gioia,calore.Un piatto e' affettivo, perche' puo' ricordarti qulacuno che ti ha amato e accudito....che involontariamente e' riusciuta a darti tanto senza neanche saperlo!!!!!
Ed ora ritorniamo alla ricetta:
E' di una semplicita' unica,ma molto saporita e soprattutto di stagione.
Ovviamente inizio dall'ingrediente principe:i carciofi. |
Ecco il risultato finale.... |
E' un piatto semplicissimo,veloce,e perche' no anche economico.I carciofi si sciolgono in bocca ed emanono un profumo pazzesco,lo stesso di 30 anni fa....grazie nonna!!!!!! |
è emozionale di più, non è male questo versione di ricette per i carciofi
RispondiEliminai profumi non invecchiano mai e non sbiadiscono come i ricordi...buonissimo il tuo piatto!
RispondiEliminaSi anche per me la cucina è estremamente emozionale. I profumi, i movimenti, e anche i rumori concorrono a evocare i ricordi e sensazioni. Mia nonna non era una che sperimentava in cucina, faceva più o meno sempre le stesse preparazioni. Ma cucinava benissimo e alcune cose erano davvero sublimi. Quando faccio qualche sua ricetta mi sembra di tornare bambina. Sai che anche mia nonna mi cantava la bella lavanderina? :-)
RispondiEliminaUn piatto può emozionare tanto, racchiudere in sé tanti ricordi... grazie per questo bel post e complimenti per i tuoi carciofi a dir poco gustosi direi! :) Sono felice di sapere che hai fatto la caprese, felice di sapere che ti è piaciuta! Grazie e un bacione, buona serata :) :**
RispondiEliminaPer me devono correre insieme felicemente. Certo che l'emozione è la parte più bella no? :-) Baciiiii
RispondiEliminaun piatto può emozionare tanto soprattutto se è legato a dei ricordi particolari, a una persona o a un momento...la cucina è emozione e anche noi cucinando per i nostri cari tutti i giorni speriamo di trasmettere loro emozioni che rimangano nei loro ricordi!
RispondiEliminaottimi questi carciofi!
a presto
Alice